Giuseppe "Celestino" Mandalà
			
			
Sabato 
			21 gennaio, alle ore 16,00 nella Sala Convegni del Castello di 
			Mezzojuso, la prof.ssa Anna Maria Ruta, il prof. Santi Mario Gebbia, 
			il prof. Roberto Lopes e il prof. Giuseppe Di Miceli ricorderanno la 
			vita e l’opera del pittore mezzojusaro Giuseppe Mandalà, per tutti 
			“Celestino”.
			
			L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale 
			“Prospettive”.
			
			Celestino Mandalà nasce a Mezzojuso il 18 ottobre 1923. Studia 
			all’Istituto d’Arte di Palermo. Dopo la guerra inizia la carriera di 
			insegnante prima a Bisacquino e Chiusa Sclafani, poi a Palermo.
			
			
			A metà degli anni cinquanta si trasferisce a Udine, trasferimento 
			che diventerà definitivo nel 1961. Inizia a dipingere su committenza 
			intorno alla metà degli anni quaranta. La sua attività di pittore si 
			intreccia con una vita vissuta a contatto con la natura, in uno 
			slancio vitale e di volontà che ancor adesso a Mezzojuso è additato 
			esemplarmente alle nuove generazioni: escursionista, operaio, 
			ecologista ante litteram.
			
			Nel 1949 dipinge per la chiesa della Madonna dei Miracoli a 
			Mezzojuso due pannelli -adesso esposti nell’abside - riproducenti il 
			miracolo del lebbroso a cui si rifà la tradizione di fondazione 
			della chiesa.
			
			Negli anni cinquanta, a Palermo, lavora al restauro di alcuni 
			affreschi della chiesa di San Giuseppe ai Quattro Canti e di un 
			antico palazzo di via dei Bottai.
			
			
			Nel 1955 vince il primo premio al Concorso Nazionale di 
			Cine-Didattica, disegnando i cartoni per un film sulla storia 
			dell’aratro. Diverse sue opere figurano in atri di palazzi ed uffici 
			di Palermo. Celestino Mandalà perde la vita in un incidente stradale 
			presso Udine il 31 dicembre 1967. 
			
		